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Eolo
stelle lontane
IL PROGETTO DI PRESOTTO A NAPOLI
PAROLE PER LA TERRA

Parole per la terra
Coordinamento artistico Carlo Presotto
Uno spettacolo a cura di La Piccionaia I Carrara – Teatro Stabile di Innovazione, , Ca’ Luogo d’Arte, Babilonia Teatri, Dancing Brick, Calone&Laieta, Kismet Teatro Opera, Teatro degli Accettella, Viartisti Teatro

Produzione Napoli Teatro Festival in coproduzione con il Festival della Scienza

Cinque domande poetiche sul futuro. Cinque piccoli pezzi teatrali, ognuno dei quali, rubando la curiosità dello sguardo bambino, apre una finestra sul paesaggio sconosciuto di un futuro già nascosto nel nostro presente. Uno spettacolo imprevisto in cui lo spettatore visita le varie scene, componendole tra loro secondo il caso e la propria curiosità. Un percorso non lineare come la passeggiata tra i molti sentieri di un bosco o il vagabondare tra i colori ed i suoni di una fiera.
Ognuno viene invitato a farsi co-autore, prima dell'evento e poi, consapevolmente, del proprio futuro. Ciò che accomuna scienziati, artisti e bambini è la curiosità e allo stesso tempo la capacità di stupirsi. I bambini pongono domande, gli scienziati si pongono domande, gli artisti cercano domande. Alcuni artisti teatrali creano piccoli spiragli di stupore con le loro opere poetiche ispirate alle domande poste a cinque maestri sul futuro concreto del pianeta.

Compagnia: Ca’ Luogo d’Arte Titolo: Senza perdere il filo…
regia Maurizio Bercini con Mauro Maggioni – Teatro degli Accettella tecnica Donatello Galloni organizzazione Alberto Branca
'Un uomo di mezz'età, un po' bolso ma con occhi e movenze da vecchio giostraio, ergo abile nel richiamare il pubblico e fargli spendere qualche soldo alle sue baracche, sta davanti a un ingresso che ricorda la porta dei Luna Park... Un'enorme bocca si apre alle sue spalle... minacciosa o grottesca: la bellezza si sa, come la malizia, sta nell'occhio di chi guarda... L'uomo comincia a parlare, a farsi domande sul futuro, le domande che potrebbe fare un bambino: cosa mangeremo nel futuro? Le città a un certo punto si uniranno tutte e allora cosa diventerà il nostro pianeta? L'uomo troverà il segreto dell'eterna giovinezza? Poi qualcosa gli fa iniziare una sorta di conferenza scientifica, ma le parole si ingarbugliano, gli legano la lingua, lo confondono... Quella che sta parlando non è la sua lingua, lui è solo un vecchio giostraio bolso, con occhi svegli... E allora Venghino, signori, venghino...’


Compagnia: Viartisti Teatro
Titolo: Oplà
regia e drammaturgia Pietra Selva Nicolicchia con Federica Cassini e Gloria Liberati organizzazione Antonio Pastore registrazioni G.U.P. corrispondente scientifico Telmo Piovani
Un orologio batte il tempo reale, una piccola radio in funzione, un vasto ripiano con un impasto pronto ad essere lavorato e, al centro, le Sorelle Oplà, cuoche magiche, straordinarie, le più grandi cuoche del mondo, venute a preparare la SupermegafantaToorta unica al mondo. Solo i presenti, fortunatissimi unici al mondo, potranno conoscere i segreti della sua fabbricazione e spartirsene i pezzi quando sarà pronta. Eccole al lavoro, dunque, le sorelle Oplà immerse in quantità incredibili di uova, farina, e tanti assurdi ingredienti. Ma, improvvisamente, le trasmissioni radiofoniche sono interrotte e una voce annuncia che la terra vivrà ancora 15 minuti. Le sorelle Oplà non sembrano prestarvi la benché minima attenzione, sono concentratissime sulla loro torta. L'annuncio, ritorna e si ripete, ogni 5 minuti, sempre più concitato, ma nulla può fermare la creazione della meravigliosa SupermegafantaToorta. Che succederà allo scadere del quindicesimo minuto?


Compagnia: Dancing Brick
Titolo :Hanna e Ike
regia Valentina Ceschi Thomas Eccleshare con Valentina Ceschi Thomas Eccleshare corrispondente scientifico Luca Mercalli
Hanna e Ike indossano i loro vestiti migliori per una cena romantica a due. In piedi su due triangoli a tegole si guardano con adorazione. Intorno, una distesa d'acqua si espande per miglia e miglia. La consapevolezza del fatto che la nostra vita si svolge all'interno di un sistema complesso, di cui fanno parte le altre persone e l'ambiente che ci ospita, nasce solo quando l'acqua arriva alla gola? Il Global warming, la complessità delle sue cause, le grandi polemiche e la strumentalizzazione che ne hanno accompagnato il dibattito, sono punti di partenza di un gioco ironico con gli spettatori.


Compagnia: La Piccionaia I Carrara – Teatro Stabile di Innovazione
Titolo: Special Price
testo e regia di Valeria Raimondi ed Enrico Castellani – Babilonia Teatri con Carlo Presotto e Matteo Balbo tecnico Graziano Pretto tracce audio Luca Scotton corrispondente scientifico Paul Roberts
Il cibo è un'ossessione del nostro tempo: cosa mangiamo, quando mangiamo, quanto mangiamo, perché mangiamo, dove mangiamo, con chi mangiamo? Cosa, quando, quanto, perché, dove, con chi; sono domande che possono declinare ogni argomento, ma associate al cibo fanno impressione anche senza che le risposte vengano date. Sono sufficienti da sole per aprire degli scenari che fanno paura o che fanno ridere. Accumuliamo, sprechiamo, inventiamo, facciamo di un bisogno un capriccio, di una gioia un dolore, di un'arte un pasticcio.


Compagnia: Kismet Teatro Opera
Titolo: Bones
regia Lucia Zotti con Monica Contini e Deianira Dragone light designer Vincent Longuemare musica Nico Masciullo costumi e oggetti di rame Lisa Serio corrispondente scientifico Umberto Veronesi
Sempre più ci sentiamo intrappolati in un mondo che ci guarda, è lo sguardo dell’altro che ci dà un nome, un senso, una stabilità. E’ lo sguardo dell’altro che produce il soggetto. La maschera è l’unica salvezza, la maschera bella che nasconde la nostra anima, così ci dimentichiamo di averne una e ci illudiamo di poter vivere felici, senza ansia e senza senso di inadeguatezza, con una bella superficie liscia e senza difetti che nasconde il nostro corpo umanamente 'difettoso'. E preferiamo mimetizzarci in una schiera di 'manichini industriali' anziché rimanere nella cornice dell’Autore che ci ha dipinti uno diverso dall’altro, ognuno originale, unico.
Nello spazio solo una passerella. Arrivano sfilando come indossatrici assumendo posizioni esagerate e innaturali. Nella base sonora si riconoscono i rumori e le frasi di una sala operatoria con richiesta di anestetico, antiemorragici, tamponi, filler, sonde, garza, ecc. ecc. Due donne innaturalmente fasciate in corpetti di rame, rigidi tutù e tacchi altissimi, sono alla ricerca di posizioni seducenti e innaturali, scomodissime. Il dialogo fra i due becchini, citazione dall’Amleto di Shakespeare, che vanno a tumulare una anomala salma, conduce al sorprendente finale.
Un flash in cui si evince quanto, alcune donne, preferiscano il dolore, la scomodità, la rinuncia alla personalità originale e a qualsiasi altro impegno per migliorarsi, a favore di una apparenza liscia, lucente, priva di mimica, di espressione: di vita.


Compagnia: Calone&Laieta
Titolo: La missione
regia Nicola Laieta drammaturgia Nicola Laieta e Antonio Calone scene Antonio Calone con Margherita Vicario e Claudia Serena Tegas meccaniche ed elettroniche Michele Solinas corrispondente scientifico Charles Landry si ringraziano gli Ingegneri senza Frontiere
Un bambino in Europa o in Nord America ha oggi il 75% di possibilità di nascere in una città. Per chi si trova in Giappone o in Australia le possibilità sono ancora più alte. Tra città gigantesche da 20 milioni di abitanti e periferie che dilagano, dove sarà possibile pascolare le capre? Come si chiedeva quell'uomo che spingeva rasente i muri un armento scampanante, che riconoscevano tra le erbe dello spartitraffico il prato della salvia bassa nella città invisibile di Cecilia.


Coordinamento degli spazi Maurizio Bercini
Direzione Generale: Pierluigi Cecchin
Organizzazione: Giampaolo Fioretti
Segreteria di Produzione: Karin Finchi





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